Gabi Scardi
Leggi i suoi articoliA proposito di arte frutto di committenza pubblica, di tutt’altro segno è l’intervento appena portato a compimento nella Moskauer Platz della città di Erfurt, in Germania. Qui un mosaico di proporzioni urbane, «La relazione dell’Uomo con la Natura e la Tecnologia» dell’artista spagnolo Josep Renau, realizzato tra il 1980 e il 1984 per la facciata del Centro culturale e ricreativo della città e sottratto alla distruzione dell’edificio quando questo fu demolito nel 2012 per dare spazio a un nuovo centro commerciale, è stato reimmesso nella città.
La reintegrazione, promossa dalla Wüstenrot Stiftung, fondazione che si occupa della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale tedesco, insieme al Comune di Erfurt, ha risposto a un desiderio della cittadinanza che ha sempre vissuto l’opera come un elemento identitario e di definizione del paesaggio urbano. È interessante che da questo caleidoscopio di esperienze nello spazio pubblico, come dalle molte altre in corso in questi anni, possa partire una rinnovata riflessione sul rapporto tra l’arte, la storia, i concetti di testimonianza e di monumento.
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